mercoledì 11 gennaio 2017

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RISICOLTURA PIU’ SOSTENIBILE: MAGGIORE PRODUTTIVITA’ E PIU' COMPETITIVITA’ SUI MERCATI AD ALTO VALORE AGGIUNTO

I risultati dell’esperienza di pacciamatura con il telo in bioplastica MATER-BI effettuata dalle aziende legate alla riseria Vignola presentati il 23 dicembre scorso a Novara nel corso del convegno “Sistemi e materiali innovativi per la coltivazione sostenibile del riso”

Novara, 11 gennaio 2017 – Organizzato dall’istituto tecnico agrario Bonfantini di Novara in collaborazione con Novamont con l’obiettivo di illustrare le nuove tecniche di coltivazione finalizzate ad aumentare la sostenibilità in risicoltura, il convegno ha rappresentato un importantissimo momento di scambio di esperienze e di conoscenze per gli oltre 120 partecipanti tra attori della filiera del riso, policy maker locali, accademici e studenti.

Come ha evidenziato la relazione del moderatore Luciano Trentini, consulente di ortofrutticoltura e già vicepresidente del gruppo esperti “qualità e promozione” della Commissione europea, dopo il crollo del 2013 e nonostante il calo del 12% dell’export registrato nel corso del 2016, il mercato del riso è in ripresa e l’Italia - con il 49% della produzione complessiva e il 51% delle superfici destinate a risicoltura - conferma la propria leadership a livello europeo. In particolare, nel mercato italiano, le 10 mila tonnellate di riso biologico importate nel 2014 e il successo crescente dei marchi DOP e IGP attestano l’esistenza di una fascia di consumatori molto esigente, attenta alla qualità complessiva del prodotto, a conferma che la valorizzazione delle produzioni, in Italia come in Europa, è uno strumento indispensabile per la conquista del vantaggio competitivo su questo segmento di domanda.

Di qui l’importanza dell’esperienza di pacciamatura con telo biodegradabile in MATER-BI effettuata nel 2016 dalle aziende del vercellese legate alla riseria Vignola su circa 250 ettari di coltivazione di riso biologico, i cui risultati sono stati presentati dal professor Aldo Ferrero dell’università di Torino. I dati agronomici relativi alla pacciamatura del riso rilevati in campo presso l’azienda Piolotto – pilota del progetto già dal 2015 – hanno mostrato tutti i
vantaggi legati alla tecnica sia in termini produttivi che di controllo delle infestanti. In particolare, con pacciamatura su riso Volano è stato possibile ottenere 9,6 tonnellate/ettaro (vs 8,6 tonnellate del non pacciamato) con un anticipo delle fasi di emergenza (4gg), fioritura(6gg) e maturazione (10gg) con elevato accestimento delle piante pacciamate.

Cesare Piolotto, dell’azienda Piolotto, ha quindi mostrato le immagini delle varie fasi dell’esperienza di pacciamatura con il telo in MATER-BI sottolineando i vantaggi sia in termini di gestione delle malerbe che in termini di risparmio di seme (fino al 90% di seme in meno utilizzato nella fase di semina) e di produttività.
Giovanni Vignola, proprietario della riseria Vignola, ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di innalzare il valore aggiunto della produzione di riso anche in termini di sostenibilità ambientale attraverso l’adozione di tecniche di coltivazione alternative e innovative come quella della pacciamatura con telo biodegradabile in MATER-BI.

Il MATER-BI è una famiglia di bioplastiche completamente biodegradabili e compostabili che utilizza risorse rinnovabili per fornire una soluzione a ridotto impatto ambientale e risolvere specifiche problematiche ambientali in diversi settori, come il foodservice, gli imballaggi e la raccolta differenziata dell’organico. Il telo per pacciamatura biodegradabile in MATER-BI garantisce alle colture gli stessi benefici della pacciamatura tradizionale. Può essere utilizzato in diverse condizioni ambientali e su colture con cicli diversi, dalla lattuga alla fragola, dagli asparagi al riso. Grazie alla sua completa biodegradabilità non deve essere recuperato e smaltito al termine del ciclo colturale ma viene lavorato nel terreno dove è biodegradato ad opera dei microrganismi, consentendo quindi un risparmio di termini di tempo e risorse.

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Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemical attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 600 persone, ha chiuso il 2015 con un turnover di 170 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (6,4% sul fatturato 2015, 20% delle persone dedicate); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara,
Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.


Ufficio Stampa Novamont
Francesca De Sanctis - francesca.desanctis@novamont.com - tel.: +39 0321.699.611 - cell.: +39 340.1

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